Carte illustrate a stampa di uso quotidiano e d’occasione: la Collezione Michele Rapisarda
di Michele Rapisarda
“A volte mi trovo a raccogliere cose in ambienti-situazioni che difficilmente rivedrò: il principio del souvenir (di emozioni).
Alcuni esempi: un sasso a forma di biscotto concavo spuntato dal fango della foresta del Borneo dopo un grande acquazzone (alluvione che fece salire il fiume di oltre sette metri); un cubo di legno abbandonato sulla spiaggia (pezzo di barca di un colore grigio che si vede solo in riva al mare); le conchiglie sulle sabbie di Bali; una radice-testa di drago ‘spiaggiata’ dal mare sardo e trovata in una memorabile passeggiata tra rocce e cespugli della Gallura; ancora tanti sassi di meravigliose calcare delle Dolomiti. Nel deserto marocchino ho raccolto sassi identici a quelli trovati nell’isola di Vulcano.
Con la ‘carta’ questo gioco è continuo e permette di risalire nel tempo (della storia e delle emozioni).
Ci sono due momenti del collezionare: trovare le cose (i fogli) e ordinarle. Trovare è scoprire, sfogliando mucchi o cartelle, album, risme, cercando nei cataloghi dei librai o sui banchi dei mercatini, dai rigattieri (un tempo anche tra gli accumuli di un’istituzione benefica che raccoglieva carta).
Trovare è luogo dell’intuito, della pazienza, della simpatia, della Fortuna… del freddo, della fretta, dell’eccitazione, della delusione.
Ordinare è la calma dell’ansia (anche dell’ansia del voler trovare o del trovare cose che poi non hai tempo per mettere in ordine), è disegnare un mondo usando regole di coerenza estetica, stilistica, con un po’ di conoscenza della storia e della storia dell’arte e del costume… e può ancora diventare momento di scoperta. È luogo dell’imporre ordine senza ragione di produttività, morale, economia (economia, argomento difficile da discutere con un collezionista, che acquista cose assegnando valori a volte ‘diseconomici’… se misurati in termini solo monetari).
Ho sempre raccolto libri, fondando tra le pagine la curiosità di cose nuove da indagare: libri sul disegno (e collezionavo disegni), sugli ex libris (staccando dalla risguarda dei volumi già nei miei i primi ex libris della mia raccolta), libri sulla storia del commercio e dei mestieri, sulla gastronomia, sulla grafica. Per descrivere occorre fare un elenco… così le carte che raccolgo possono ordinarsi in una serie di titoli (e sottotitoli).
Volevo festeggiare i miei cinquant’anni dando alle stampe uno scritto sulle carte intestate napoleoniche, poi non ne ho trovato il tempo…
Per il mio cinquantunesimo compleanno mi ero proposto di scrivere il racconto di tanti anni di collezioni, con qualche idea per “raccogliere carte”. Ma poi ho continuato a pensarci su un’altra ventina d’anni… Senza però mai fermarmi nella ricerca.
Penso sia venuto il momento di mettere insieme le pagine che ho pubblicato sulle carte della mia collezione, in una trentina di anni.
Dedico queste pagine a mio padre, un collezionista
Milano, novembre 2019″
Eccolo, nella Premessa a un corposo libricino autoprodotto, il racconto della genesi di questa eccezionale, insolita e imprevedibile raccolta di oltre 21 mila carte illustrate a stampa che formano le quasi 150 buste della Collezione di carte a stampa illustrare di uso quotidiano e d’occasione, da poco donate ad Apice da Michele Rapisarda (1947-2023) e il cui inventario è consultabile on line.
Vi si trovano contemporaneamente l’ovvio, l ‘insolito e l’”insospettabile”. Sono ovvie le pubblicità, le riviste illustrate, le figurine pubblicitarie, i menu, fors’anche le filigrane.
Sono insolite, ma coerenti con le linee di una raccolta che guarda a tutte le carte a stampa illustrate, le carte inchiostrate con le relative pubblicità, le raccolte di immagini sulla goliardia, le carte da involto delle torte, dei panettoni, e anche degli agrumi.
Sono “insospettabili” una intera raccolta di cartoline francesi aventi tutte a soggetto il pesce d’aprile, i gadget memo-tecnici, i giochi da tavola brandizzati, i ventagli pubblicitari.
Nel panorama delle immagini su oltre 40 temi e soggetti, tra Cibo e Goliardia, Industria e Mercati, Segni di bottega e Mercato, si arguiscono la creatività, la visione estetica, lo studio grafico, ma anche l’apertura di Rapisarda, per il quale, apparentemente, tutto è potenzialmente degno di collezione, dalle pubblicità e illustrazioni sugli Africani ai bandi, dalle carte intestate aziendali alle etichette, dai gadget alle figurine.
E ancora, gli esempi di ex libris presenti in questa raccolta vanno a integrarsi con l’altra acquisizione, molto precedente perché risalente al 2004, della Collezione Michele Rapisarda Ex libris, oltre 1000 ex libris araldici, italiani e stranieri, di Settecento e dell’Ottocento, di esemplari del Novecento eseguiti con la tecnica della xilografia, e di un significativo nucleo dedicato alla città di Milano.
Due delle tante passioni di Michele Rapisarda, collezionista di collezioni, riunite in uno stesso luogo di conservazione.